Ispirato all'Aulularia di Plauto, L’avaro è una delle opere più famose di Molière e il protagonista della commedia, Arpagone, è la personificazione stessa della taccagneria.
Tutta la vicenda ruota attorno al suo bisogno di accumulare, alla paura di essere derubato, alle sue ridicole e insopportabili economie. Sospettoso, iracondo ed egoista, Arpagone non esita a preferire il suo denaro ai figli e persino nel finale egli non si redime, continuando ad anteporre i beni materiali agli affetti familiari.
Nella cornice di un teatrino mobile e decadente si rappresenta dunque L’avaro, recitato coralmente da un gruppo di guitti in un susseguirsi ritmico e dinamico di scene e controscene, in cui tutti i personaggi sono coinvolti in una congiura contro l’avaro e l’avarizia.
Celebrando la tradizione teatrale della Commedia dell’Arte in un gioco sfrontato di “teatro nel teatro”, la rilettura di Valeria Cavalli mostra ciò che avviene dietro le quinte facendo nascere un'istintiva relazione e una complicità con il pubblico.
età consigliata dai 13 anni
durata 120 minuti
Parole chiave: Grandi Classici, Metateatro, Comicità
da Molière
traduzione e adattamento Valeria Cavalli
regia Valeria Cavalli e Claudio Intropido
con Ludovico D'Agostino, Pietro De Pascalis, Cristina Liparoto, Giulia Marchesi, Sabrina Marforio, Marco Oliva, Isabella Perego, Simone Severgnini
si ringrazia per la preziosa collaborazione Maurizio Salvalalio
musiche Gipo Gurrado
eseguite da Nema Problema Orkestar
ideazione costumi Anna Bertolotti
restyling e sartoria Francesca Biffi
scenografia e disegno luci Claudio Intropido
realizzazione scene Maria Chiara Vitali
direzione tecnica Fulvio Melli
produzione Manifatture Teatrali Milanesi
Dal 10/12/2024 al 15/01/2025
Teatro Leonardo - via Ampère 1, Milano
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