Due uomini in fuga dalla città decidono di fondare un nuovo ordine tra gli uccelli. Ecco il pretesto per una riflessione sul desiderio, sul potere e sulle possibilità (o impossibilità) di una reale trasformazione del sé e del mondo.
Il protagonista Pisetero è un uomo anziano, deluso dalla propria vita, dalla città e dal patto razionale su cui si fonda il suo mondo. Il suo sogno di evasione non nasce da uno slancio utopico, ma da una frustrazione. Non sogna una liberazione, ma un rovesciamento: da escluso a dominatore.
Una comunità fatta da giovani donne che incarnano la molteplicità ambigua e non lineare degli “uccelli” decide di accogliere Pisetero e di offrirgli non un’alternativa, ma una giostra. Una sequenza rituale di eventi, travestita da ascesa trionfale, in cui l’uomo potrà finalmente diventare tutto ciò che desidera: capo, profeta, re, dio. Ma è proprio portando fino all’estremo questa scalata che si disvela la sua natura illusoria. E allora, forse, può accadere la vera trasformazione.
Il pubblico è chiamato a partecipare a questo rito non come testimone, ma come corpo sensibile immerso in un processo. La rivelazione – se avviene – non è prescritta. Non è spiegata. Può accadere o meno. L’unico compito del teatro, forse, è predisporre il campo.
da Aristofane
drammaturgia e regia Filippo Renda
cast in definizione
produzione Manifatture Teatrali Milanesi
Dal 03/03/2026 al 12/03/2026
Teatro Litta - corso Magenta 24, Milano
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